IL CAMMINO DELLE PAROLE
Dentro la tana del lupo
(Stefano Innocentini)
Un'autobiografia, certo, ma "Dentro la tana del lupo" è un libro catartico, un modo per esteriorizzare e dare un aspetto concreto ai demoni che l'autore si porta dentro. E' un viaggio tra i ricordi e le esperienze, è una confessione di cuore e di anima, che permette a chi la scrive di "osservarsi dall'esterno" e a chi la legge di comprendere dinamiche note solo a chi le vive.
E' un libro intenso, in molti punti difficile, ed è uno scritto coraggioso e tanto generoso.
Stefano Innocentini si mette a nudo, si rivela con una dignità toccante, usando un linguaggio diretto, sincero, privo di termini complessi o di ampollosità. Non si nasconde, ma si racconta e il lettore può fare solo una cosa: accoglierlo e metaforicamente abbracciarlo.
Scritto in prima persona costituisce sia un diario che una confessione, un dialogo viso a viso, che scatena emozioni, empatia. Ciò che è scritto viene interiorizzato, visto e in un qualche modo vissuto, tanta è l'immediatezza delle parole usate, la loro semplicità colloquiale tocca e predispone alla comprensione condivisa.
L'autore prima di tutto si presenta, entra in relazione con chi leggerà in punta di piedi. La narrazione poi parte e, dopo le doverose premesse atte ad entrare nel climax di una trama che è la vita stessa, si entra nel libro vero e proprio dove gli scenari e i ricordi sono ricostruiti e messi nero su bianco con consequenzialità. Da piccolissimo gli anni si dipanano e lo si vede crescere, combattere contro dei genitori che creano una famiglia disfunzionale e anche contro se stesso, quando sarà la sua stessa psiche a metterlo all'angolo.
"Dentro la tana del lupo" offre una disamina degli accadimenti lucida e puntuale, ma il coinvolgimento emotivo resta importante. L'indifferenza è impossibile, si sente il bisogno di intervenire là dove, ovviamente, non si può. Quanti danni può fare una madre che lo è solo di nome, un padre debole e succube. Ammirevole è vedere il modo in cui un bambino tenta di difendersi, anche con piccole ribellioni che magari si rivelano inutili o deleterie. Colpisce e fa male l'indifferenza degli altri, di quella società sempre pronta a giudicare e ad impicciarsi dei fatti altrui, ma mai che capiti quando davvero serve.
E' facile distogliere lo sguardo, far finta di non sentire le invocazioni, credere a quelle che sono palesi bugie: è comodo e rassicurante procedere nella propria vita senza mettere le mani nei vespai degli altri. Una considerazione che è lecito affiori nei pensieri e nelle riflessioni che questo scritto scatena.
Stefano Innocentini compie un percorso che lo porta a curarsi e a cercare spiegazioni per le azioni violente della madre e del padre. Si apre all'ascolto dei suoi carnefici, ne ricerca infine le ragioni, diviene il figlio che abbraccia, la vittima che consola. Questo libro nei suoi orrori ci concede una luce, ci insegna tanto proprio perché dà tanto.
"Dentro la tana del lupo" è un racconto notevole, pieno di cose che non dovrebbero mai capitare e, sembra un'incongruenza ma non lo è, anche tanta bellezza. C'è forza, c'è impegno. Vi è amore e raggiungimento di un equilibrio.
Un libro da affrontare per comprendere, per aiutarci a essere migliori.
Grazie Stefano.
TATIANA VANINI (Scrittrice)
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